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La corrente artistica della Land Art nasce negli Stati Uniti, alla fine degli anni Sessanta, assieme alla Pop Art. L'opera d'arte cesserà da qui in poi di essere vissuta come oggetto da contemplare tra le quattro pareti di un museo per diventare parte di una relazione aperta, di partecipazione e scambio. L'Arte si distacca così dai luoghi artificiali per tornare nella natura, alla ricerca dei limiti dell'uomo di fronte al cosmo. L'intera superficie terrestre diventa una grande tela attraverso la quale veicolare un messaggio: non solo quello del confronto uomo-natura, ma anche riflessioni sul concetto di fruizione, tematiche ambientali, riscoperta dell'arte come mezzo per intervenire sulla realtà.
“La persona distratta vi è inciampata. Quella violenta l’ha usato come arma. L’imprenditore l’ha usato per costruire. Il contadino stanco invece come sedia. Per i bambini è un giocattolo. Davide uccide Golia e Michelangelo ne fece la più bella scultura. In ogni caso, la differenza non l’ha fatta il sasso, ma l’uomo. Non esiste sasso nel tuo cammino che tu non possa sfruttare per la tua propria crescita”.